Canzoni: 11 Data di rilascio : 2015-09-04 10,99 €
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1. Fantastico!!! Metal di altri tempi!!!! - Erano anni, che da nostalgico cercavo qualcosa che mi riportasse almeno in parte agli anni d'oro del Metal. Lo ricordo come fosse ieri, il mio primo album Metal in Vinile, - "Live after death", ancora oggi il mio preferito!!!! Con questo album gli Iron Maiden non deludono, ma saziano la fame dei veri Metallari, sempre alla ricerca di quel sound che scatena l'adrenalina pura, come solo il Vecchio Metal é capace di fare!!! Beh, credetemi questo album merita l'attenzione di tutti i nostalgici di quelle sensazioni!!! Complimenti, nonostante l'età, sono riusciti a stupirmi!!!! GRANDISSIMI!!!
2016-05-29
2. Finalmente un grande ritorno che mancava da tempo - Un gran bell'album che riporta i maiden ad altissimi livelli. Nel pubblicano brave new world, album ottimo ma sopravvalutato complice l'entusiasmo per la Reunion, nel dance of death, buon album con sperimentazioni. Seguono a Matter of life and death nel e The final frontier nel , album discreti. Finalmente si torna a dei gran livelli, sia dal punto di vista delle vendite sia musicalmente. Apre if eternity should fail, brano lento ma energico, seguito da speed of light, fatto apposta per essere un singolo. Poi è il turno di The great unknown, il classico brano con inizio e finale lento e potente nel mezzo, quindi The red and The black, buono ma Troppo lungo e ripetitivo. Con The river Runs deep troviamo un brano veloce, che ricorda Be quick or be dead. La title track è un brano lungo ma fatto apposta per esserlo. Death or glory ci riporta alle sonorità del primo album mentre il riff iniziale di shadows of The valley ricorda molto quello di wasted years. Segue la bellissima tears of a clown, dedicata a robin williams, e The man of sorrows, brano lento e melodico. Chiude empire of the clouds, con la durata record di minuti, ballata completamente nuova, con tanto di pianoforte, che ci narra l'incidente del dirigibile R.
La voce di Dickinson, pur condizionata da un tumore alla lingua (ora sconfitto) è grandiosa e non si sentiva così dai tempi di fear of The dark. Il solito Nicko Mcbrain, con il suo tocco inconfondibile e il rumore delle dita di Steve Hareis che sbattono sulle corde del basso, con le tre chitarre di Adrian Smith, Janick Gers e Dave Murray, ne fanno un gran bell'album.
2016-04-15
3. i nuovi maiden! - a mio parere e’ l’album migliore dopo seventh son… il suono del basso in secondo piano e’ un po’ un peccato, ma nel complesso la produzione e’ buona. le canzoni sono molto ispirate e non siamo davanti ad un deciso ritorno al passato anni ’. Gli Iron Maiden di oggi sono diversi e, in questo caso, molto convincenti!
2016-02-07
4. Steve Harris!!! - Veramente un bel disco..acquistato il CD..più lo ascolti più ti piace..gli Iron sono in grande forma..eccezionali alcuni cambi di ritmo così azzeccati che ti fanno veramente sballare..il metal non è morto!! Consigliatissimo anche per chi li ascolta per la prima volta! Un bravo anche ad Adrian Smith
2016-01-30
5. Non un capolavoro - Sono un fan sfegatato da sempre e non mi perdo mai un concerto. Detto questo dico che l'album non è un capolavoro. Qualche bella canzone ma mi aspettavo di piu. La voce di Bruce in qualche passaggio è strozzata, tirata, siamo forse oltre al limite e si sentirà nei concerti, ma Bruce resta un mito. Non mi piace il sound che Shirley "the crave man" da agli Iron. Sembra registrato in un garage, un suono rauco. Mi aspettavo di piu. Ma siete sempre un mito ed un esempio.
2015-10-08
6. Tanto per vendere... - Ascolto gli Iron da anni e da fan incallito sono molto deluso del percorso che da tempo sir Harris e soci hanno intrapreso. Mi spiace anche sentire il povero Bruce che dopo il brutto periodo che l'ha colpito, si sforza a dismisura per cercare di raggiungere tonalità degne dei gloriosi trascorsi ma non riesce appieno ad essere convincente. Gers? Mi son sempre chiesto quale fosse il suo ruolo...forse gesticolare sul palco . In definitiva? Se amate i Maiden "veri" converrete con me che quest'album è l'ennesima release/paraculata. Niente di nuovo...soliti riff...e scopiazzature da precedenti capolavori. Comperate i vecchi album sino a No prayer for...e non ve ne pentirete.
2015-09-16
7. I più grandi - L'ho dovuto ascoltare più volte per apprezzarne appieno le sfumature. Un album notevole per un gruppo così longevo. Un bel mix di passato e sonorità più recenti. Senza dubbio tra i migliori lavori dal ad oggi per ricchezza di idee e scelte stilistiche. Non brilla la produzione. I Maiden: la prestazione vocale di Bruce in alcuni momenti non convince del tutto sulle note più acute (il tempo che passa o la malattia?) ma sui toni medi giganteggia. Adrian sempre una spanna sopra gli altri due chitarristi in entrambe le fasi e l'unico tra i Maiden ad essere migliorato dai lontani anni d'oro. Dave continua un po' a ripetere se stesso da anni in fase solista, ma è come tutti i grandi classici, intramontabile. Janick sforna grandi riff e splendidi arpeggi ma da solista non convince. Nicko, perché non ha dato seguito a quel drumming un po' più "cattivo" e vario di Brave New World? Steve è lontano più degli altri, dai suoi standard anni (come arrangiamenti di basso), ma ormai definirlo solo bassista è oltremodo riduttivo.
In sintesi, compratelo e ascoltatelo più volte, ne vale la pena. Non capita spesso di avere a che fare con un lavoro di questa qualità per un gruppo che rappresenta da solo la Storia del Metal e del Rock degli ultimi anni.
2015-09-09
8. Il tempo passa, i Maiden restano. - . Sono passati quarant'anni da quel lontano millenovecentosettantacinque quando un uomo qualunque che porta il nome di Steve Harris decise di fondare la sua band. Li chiama "Iron Maiden". E quarant'anni dopo quello stesso nome - Iron Maiden - è passato dall'essere il niente, a riassumere la quintessenza del metal. Quest'album lo dimostra. Dimostra che anche dopo quarant'anni sono sempre lì a fare musica, ma non musica qualsiasi, quella che si deve scrivere con la lettera maiuscola. MUSICA, per intenderci. La fanno a loro modo, in minuti di album dove le cavalcate anni ottanta hanno lasciato il posto ad un più maturo, ma egualmente efficace, prog che non può non colpire per l'eleganza della composizione. Strizzando, comunque, l'occhio ai vecchi successi di cui si sentono le influenze in questa o quella track (certi richiami a Somewhere in Time sono stati particolarmente apprezzatti dalla sottoscritta). Si può storcere un po' il naso alla lunghezza di certe canzoni e, magari, molti lo troveranno noioso. Ma basta ascoltare i minuti di "Empire of the Clouds" per capire quanto questi mostri sacri abbiano trovato nel corso degli anni la voglia e il coraggio di evolversi e di osare pur rimanendo gli stessi. Il sound è loro, la voce è inconfondibile, quelle chitarre e quella batteria anche. E l'aggiunta del pianoforte non può far altro che aggiungere forza all'insieme già esplosivo del gruppo. Se tutti gli altri gruppi - dopo trentacinque (se si considera l'anno di uscita del loro primo album) anni di attività - suonassero ancora con questa voglia di stupire e di essere ciò che sono, beh, certamente avremmo un panorama musicale decisamente più ampio. Non do il massimo - anche se nel mio cuore lo meritano - solo perché capisco la critica (logica, seppur un po' sterile) che si possa muovere alla lunghezza dell'opus. Sì, è lungo. Sì, bisogna ascoltarlo preparati a quella lunghezza. Sì, sono gli Iron Maiden. Immortali, come sempre.
2015-09-08
9. Noioso - Purtroppo questo disco è noioso come gli ultimi due. Prima dell'uscita del disco, mi auguravo che il disco non fosse troppo lungo e soprattutto i brani fossero di una lunghezza non esasperante... Inoltre bisogna considerare che la voce di Dickinson sembra risentire dei problemi che ha avuto (tonalità monocorde in molti pezzi). Inoltre non capisco coloro che rilasciano recensioni prima di aver ascoltato il disco: i pre concetti sono sempre errati.
2015-09-06
10. La migliore band del mondo, di sempre. - Compratelo qui, al negozio di fiducia, versione deluxe o formato mp, non importa: compratelo.
Nel nessuno si sarebbe mai aspettato un album del genere, vivo, pieno zeppo di idee, un sound ispirato e coinvolgente come mai dai leggendari '. Puntualmente gli attacchi denigratori dagli "intellettuali di turno" che attaccano la loro non più tenera età e rimpiangono i tempi che furono, e puntualmente la risposta trionfante degli irons che non si arrendono mai e continuano a stupire.
Ed eccola qui l'ennesima perla che mostra come essi siano vivi ed in splendida forma, pronti a sfoderare ritmiche e riff scintillanti, cambi di tempo e cavalcate furiose, senza perdere un colpo.
Loro ci sono, hanno lo scettro, lo hanno sempre avuto.
2015-09-05
11. Certezza - Sono loro.
Non grido al capolavoro di cui alcune testate hanno scritto ma l'album e' buono.
Un paio di pezzi funzionano malino ( The Red And The Black soprattutto ) ma / canzoni ( non vi diro' quali ) sono di ottima fattura.
Il disco gira bene e si conclude nei minuti finali tra chitarre acustiche, pianoforte e assoli classici che regalano una buona dose di emozioni.
Poi i classici anni ' sono altra cosa, la voce di Bruce comincia a perdere qualche colpo e la produzione la ritengo discutibile; ma i Maiden hanno sfornato un buonissimo album decisamente superiore al predecessore.
Poco? Dopo oltre anni di attivita' non credo.
2015-09-04
12. ERA ORA!!! - La copertina promette sfracelli !!!!! Se davvero di ultima recita si tratta sarà in GRANDE stile !!! Up The Irons. PS Speed of light fa paura. Una canzone che anni dopo 'Montsegur' torna a SPACCARE!!!! . Ma non è tutto. Le canzoni più son lunghe più sono mostruose. Compresa quella bistrattata di Harris 'The Red and The Black'
2015-09-04
13. Potente concentrato di Metal! Gli Irons tornano in cattedra! - Un album eccezionale come non se ne sentivano da tempo !
Tutte le tracce sono un concentrato di pura energia Metal suonata con la maestria e la tecnica unici degli Irons!
Il tutto tocca l'apice nel capolavoro: If Eternity Should Fail"
Assolutamente da non perdere!
Welcome back Iron Maiden!
2015-09-04
Canzoni: 11 Data di rilascio : 2021-09-03 4,99 €
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1. Dignitoso, ma non di più - Continuo a seguire gli Iron e li adoro anche se so che non riusciranno mai ad avvicinarsi nemmeno da lontano ai livelli inarrivabili dei loro primi sette album. Senjutsu secondo me presenta gli ormai conosciuti limiti degli ultimi album (canzoni prolisse, poche idee nuove, alcuni passaggi scontati, voce di Dickinson talvolta al limite). Nonostante questo alcune tracce sono piacevoli da ascoltare e il singolo The writing on the wall ha il pregio di scostarsi in parte dal solito canovaccio.
Penso però che il precedente album (Book of soul) fosse leggermente più interessante.
2021-09-19
Canzoni: 9 Data di rilascio : 2013-09-18 11,99 €
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1. Mostri di bravura! Come sempre - Ho sentito l'intero album. Mi trovo d'accordo con chi auspicava atmosfere da Systematic Chaos. Grande amalgama musicale, con virtuosismi e molto gusto. Mangini si esprime ed esce molto di più rispetto a DTOE. Li seguo dal . Ancora oggi si possono acquistare praticamente a scatola chiusa. Bravi. Come sempre. Emozioni, comunicazione e virtuosismi. Sono i Dream Theater.
2013-10-26
2. Bello! - Vedo che molti concordano sul fatto che ADTOE sia un album bello, e in un certo senso concordo.
Però penalizzare questo album solo perchè lo si confronta col precedente nn credo sia oggettivamente corretto, perché i gusti musicali sono soggettivi.
A me ADTOE piace di perchè mi piacciono di le sue melodie rispetto a questo album, che è cmq fatto benissimo.
Personalmente nella musica nn sento molte somiglianze con album precedenti, a parte qualche passaggio ma nn sento certo di penalizzarlo per questo.
Più che altro Enigma Machine mi ricorda One Robot's Dream di Joe Satriani in Super Colossal, ed anche qualche passaggio di Illumination Theory me lo ricorda.
Nel complesso ottimo album, lo ascolto interamente senza mai stancarmi!
2013-10-08
3. Sempre preziosi - Un primo ascolto mi porta lontano da ADTOE disco che amo tantissimo... Detto ciò trovo tantissimi spunti interessanti. Un bel album, studiato e registrato in modo impeccabile. Ad ognuno il suo giudizio di gusto. Su Mangini posso dire che mi piace e non fa rimpiangere nulla del grande MP e già dal disco precedente lo trovo integrato. Un band incredibile che non si può che amare. Lunga vita ai DT!
2013-10-05
4. Non mi ha convinto - Tolta la stupenda suite illumination teory, le altre canzoni mi danno sempre una sensazione di già sentito... Comunque a qualità sono sempre sopra la media e le melodie sono ottime.. Credo però che sarà un album che non ricorderò per tanto tempo.. Personalmente adtoe era molto più bello!
2013-09-30
5. Back to the past - Se non fosse per le poche stelle a disposizione per il giudizio personale dell'album, esso meriterebbe un voto numerico per la magnificienza che sprigiona di traccia in traccia.
Partendo dal, forse, primo vero intro nella storia della band False Awekening Suite, essa è una traccia votata per quei film action-spy che subito vi immerge nell'atmosfera puro Dream Theater; si passa poi al metal progressivo di The Enemy Inside, traccia che ricorda molto On the Backs of Angels ma in chiave più aggressive; fino ad arrivare ad un ritorno al passato con Enigma Machine, traccia strumentale, di cui non se ne sentiva più dai tempi di Train of Thought.
La fanno da padrone anche le successive tracce, che dalla loro immergono il quintetto nel sound progressive anni ' fino ad arrivare alla super ballad Along for the ride che, per un puro parere personale, è la continua rock della precedente Far from heaven.
La (super)traccia che chiude questo immenso album, Illumination Theory, è la prova vivente di come i uomini si siano ripresi dallo shock post-Portnoy e abbiano fatto del progressive metal un ritorno fenomenale con questi minuti, minuti che instacabilmente la ascolterete di continuo e vi porterà alla mente album come Metropolis pt..
Un Mike Mangini come non lo avete mai visto, si dimostra all'altezza della situazione e per la prima volta presente anche durante la fase di scrittura.
Titolo omonimo azzeccatissimo in quanto giustifica in pieno la scelta di riprendere suoni abbandonati, come l'orchestra, dopo Six Degrees e farli evolvere con il medesimo sound di cui i Dream Theater ci hanno abituato nell'ultimo decennio. Voto Buono ( ) The Kal.
2013-09-27
6. Meraviglia! - Molto più dinamico del predecessore. L'introduzione "False Awakening Suite" è qualcosa di veramente epico, "The Bigger Picture" è una power ballad davvero bella e leggermente di più "Behind the Veil". Da segnalare anche la suite "Illumination Theory", canzone che raggruppa puro progressive metal e sezioni interamente sinfoniche. Che dire: già con "The Enemy Inside" mi sarei aspettato un album davvero strepitoso e ora ne ho avuta la conferma. Congratulazioni davvero al gruppo e anche a Mike Mangini, che con la sua creatività ha saputo essere all'altezza degli altri quattro componenti (anche se a volte la batteria assume un sound "gommosso" come in "Along for the Ride").
2013-09-16
7. Fiducioso - Non male.
Al primo ascolto mi ha un po' deluso, ma macinandolo più e più volte ne ho colto alcuni lati oscuri e gustosi.
Da drummer posso dire inutile il cercare, nel drumming, il paragone con Iron Mike; è diverso ma non per questo peggiore. Ovviamente mio al Day One (se non altro, per senso di continuità), attendo il resto per farne una recensione.
2013-09-10
8. Nuova Era - Per quanto mi riguarda e per quanto ho potuto appurare da questo singolo è iniziata una nuova era per i DT, il primo ascolto è stato freddo, la differenza col precedente è abissale nel sound e nell'esecuzione, ora Mangini è parte integrante del gruppo non un mero eccezionale matematico esecutore.
A mio avviso sarà difficile ripetere questo album, non ADTOE che sembre più un album solista di Petrucci.
2013-08-21
9. Il singolo è buono.. - Mangini eccezionale, non più il blando drumming del disco precedente. ADTOE però dal punto del songwriting era ottimo, un ritorno alle atmosfere di Images And Words; questo invece sembra più metallico, quasi un successore di Black Clouds, senza però le vocine growl di Mike Portnoy.. PER FORTUNA!!! Speriamo in un disco a livello del precedente, anche se non sarà facile.
2013-08-11
Canzoni: 34 Data di rilascio : 2016-01-29 14,99 €
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1. Sbalorditivo!!! - I Dream Theater riescono sempre a sorprendermi! L'opera in se stesso meravigliosa anche la storia, molto vario, anche se Mangini è un po' sotto tono ma secondo me ci sta perché qui stiamo parlando di Mike Mangini e non di Portnoy, due stili completamente diversi, Mangini in Astonishing è equilibrato molto tecnico un vero maestro!! Secondo me Astonishing è uno degli album più belli dei Dream Theater! Grandi!!
2016-05-02
2. CONCEPT MELODICO - Scelta coraggiosa quella dei DT di cimentarsi in un concept quasi interamente melodico.
Coraggiosa ma, a mio avviso, non tale da far urlare al capolavoro. La musica e' in mano a Rudess e Labrie con arrangiamenti variegati con molta melodia ma poco mordente. Mangini sempre piu' turnista, Myung in surplace, Petrucci deus ex machina ma , sempre a mio avviso, poco convncente.
Se pensiamo a Scenes of a memory, ma anche a Six Degrees of.. siamo purtroppo lontani anni luce.
2016-03-06
3. Capolavoro - Non ci sono altre parole per descrivere il loro ultimo lavoro: capolavoro. A parte qualche deja vu ogni tanto, questo è l'ennesimo capolavoro di una fantastica band. Si capisce già dal primo ascolto ma per cogliere tutte le sfumature dell'opera ci vorranno almeno ascolti per quanto è ricca, profonda e complessa. Ho appena cominciato c'è ancora un universo di suoni da scoprire.
2016-01-31
4. IMPONENTE! - Non c'è che dire, se bisogna dare un giudizio tecnico non c'è storia, grande lavoro. L'assenza di John Myung e Mike Mangini (in effetti entrambi sotto tono), è sicuramente dovuta al fatto che le musiche sono state interamente composte da John Petrucci e Jordan Rudees; peccato, io basso e la batteria rendevano meglio nell'omonimo album precedente, ma comunque non intaccano più di tanto il lavoro, anche grazie all'ottima qualità del cantato dove James La Brie si conferma in splendida forma.
Per quanto riguarda il giudizio del puro gusto personale, sinceramente preferisco altri album. In questo si nota molto l'assenza del suono "pesante" carattarestico dei Dream Theater (c'è, ma solo in piccoli tratti e per di più son sfumature), a vantaggio di un suono più in chiave "progressive rock" che a tratti ricorda quello tipico di fine anni sessanta/inizio settanta. Inoltre, quel che proprio non mi piace, è che l'opera andrebbe ascoltata per intero così come suddivisa nei CD per essere compresa; se la si spezza si finisce col perdersi, poichè da l'idea di costituirsi in circa tracce molto lunghe al di la dei singoli pezzi. Il problema, è che dopo un po' ci si stufa, e difficilmente si riesce nell'ascolto lungo tutto in una volta. Così facendo, si finisce per perdersi e dimenticare quanto di buono ascoltato, e decidere da dove riprendere l'ascolto nn è molto semplice.
Sinceramente, preferisco album più corti, magari con tracce lunghe ok, ma un album che in pratica è come se fosse una singola traccia che dura quasi due ore mi sembra esagerato. Si fatica davvero ad ascoltarlo tutto. Peccato. stelle per questi motivi. Tecnicamente, OVVIAMENTE, non c'è storia, ma personalmente preferisco qualcosa di più semplice perchè i tecnicismi non sono tutto! Viva Images e Worlds
2016-01-31
5. Ottimo album!... - Sicuramente uno dei più bei album dei Dream Theater da molto tempo a questa parte!…..
Tuttavia mi riferisco alla versione iTunes ed alla casa discografica, come si può pubblicare un album cosi ricco di storia e personaggi, senza nemmeno allegare una versione digitale con booklet!….Una opera del genere avrebbe meritato quantomeno una versione iTunes LP, difficile preferire la versione digitale a questo punto, inoltre venduta quasi allo stesso prezzo del doppio cd fisico con libretto!!...
2016-01-29
Canzoni: 11 Data di rilascio : 2019-05-17 11,99 €
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1. Rammstein - Dopo anni il gruppo torna con un album che persegue la direzione intrapresa con LIFAD: sempre maggiori inserti elettronici in favore di suoni melodici e poco spigolosi. Di “metallico” questo album ha poco, le chitarre si ritagliano un ruolo da comprimarie, così come basso e batteria. Protagonista assoluto è Flake con la sua tastiera, oltre che un Till in versione “dolce”. Alcuni storceranno il naso e bolleranno la svolta dei Rammstein come commerciale: de gustibus. Personalmente ho apprezzato le note di epicità accentuate che caratterizzano l’album, sorta di inno imperiale all’apogeo di una carriera, quella dei Rammstein, di altissimo livello.
2019-06-23
Canzoni: 8 Data di rilascio : 1992-07-07 8,99 €
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1. Capostipite di un genere - Dopo l'ottimo esordio di "When dream and day unite" i Dream tornano sfornando il capostipite di un genere: il prog metal. I suoni sono magnifici, la tecnica eccelsa, il cantato da brividi e poi c'è Metropolis part , un brano che da solo merita stelle per originalità ed esecuzione. Questo disco non può mancare nella collezione di un amante della musica rock in generale.
2012-07-30
2. Il progressive metal - Questo è il punto di partenza del progressive metal, ogni canzone è bella, ma soprattuto si fa notare la grandissima qualità di tutti i componenti del gruppo: sia a livello teorico e compositivo (i cambi di ritmi, di tonalità e l' utilizzo di scale insolite), sia a livello pratico e del saper suonare (su tutti quanti John Petrucci e Mike Portnoy). I momenti più belli sono: l' intro di Pull Me Under, gli assoli di Another Day e Under A Glass Moon e le sezioni strumentali di Take The Time, Learning To Live e, naturalmente, di Metropolis pt. !!!
2010-09-16
Canzoni: 12 Data di rilascio : 2009-06-23 11,99 €
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1. Appena sufficiente - Solo pezzi si salvano in questo album: A nightmare to remember, A rite of passage, The count of Tuscany. Un pò pochino per un album dei Dream Theater. Il peggio si raggiunge con The shattered fortress dove vengono mischiati in un accozzaglia senza senso riff presi da album precedenti. The best of times rimane veramente troppo orecchiabile e priva di idee , stessa cosa per Wither. Peccato perchè poteva essere un bell'album e invece si piazza tra le ultime posizioni della classifica.
2012-07-18
2. Album davvero bello - Sei canzoni. Mille emozioni. "A nightmare to remember" apre l'album e ci fa immediatamente capire cosa troveremo nelle tracce seguenti: troveremo pezzi hard, pezzi lenti, pezzi tecnici, pezzi orecchiabili, pezzi incazzosi e pezzi malinconici. Come sempre i DT sanno come spaziare da un genere all'altro. Chi non si commuove sul finale di "The count of Tuscany" ha proprio il cuore di pietra...
2011-08-11
3. "Niente di nuovo sul fronte occidentale" - BC&SL è un disco in duro e puro stile DT, pertanto, come ogni buon disco dei nostri che si rispetti, è stato accolto discretamente dalla critica (il disco è ovviamente eseguito in maniera impeccabile, ben prodotto, non di immediata fruibilità ai più), piuttosto bene dai fans (che vi ritroveranno il meglio che i DT siano riusciti realizzare nei loro anni di carriera) e devastato dai detrattori abituali (che continueranno a ritrovare in questo lavoro tutti i presunti difetti della band). Il pregio più grande di BC&SL è proprio questo: essere un disco in qualche modo riassuntivo, ancor più di quanto potesse esserlo il precedente Systematic Chaos, eppure è questo anche il suo più grande difetto. E' un ottimo disco per chi non avesse mai ascoltato la band e decidesse di cominciare oggi nel , un disco che non attrarrà chi per solito non ha mai sostenuto le divagazioni strumentali ipertecniche del gruppo e/o la durata oltre i - minuti delle canzoni ed un disco in parte deludente per chi dal gruppo si aspettava qualcosa di più, una svolta insomma. Resta comunque un ottimo lavoro, con ottimi assoli di chitarra, numerose e coinvolgenti divagazioni strumentali, discrete linee vocali ed un lavoro di batteria a mio avviso impareggiabile. Con la dipartita di Portnoy dal gruppo, resta ora da vedere se i DT sapranno/vorranno percorrere nuove vie musicali ed aggiungere un tassello in più ad una carriera che ormai li ha già di diritto inseriti nella storia del Metal, del Progressive e del Rock con i tre capolavori Images and Words, Awake e Scenes From a Memory. Un appunto per chi volesse acquistare la versione in tre dischi: il cd di cover non è il massimo, per la scelta delle canzoni, piuttosto che per l'esecuzione, tuttavia Larks Tongues in Aspic, Pt. merita davvero un ascolto anche per chi conoscesse l'originale dei King Crimson. Il disco strumentale può essere interessante per i chitarristi più esperti, che vorranno arricchire le canzoni del disco con i propri assoli cercando di imitare o, perchè no, superare Petrucci. Ardua impresa, di sicuro.
2010-10-10
4. Capolavoro Sensazionale - I Dream Theater spaccano ancora le barriere del suono e creano un nuovo sound alla "Rito di Passaggio". Mai nella carriera di una band sono stati creati ben due sound sensazionalmente diversi da quelli della tipica band Progressive Metal (gli Opeth non sono niente in confronto). Infatti, una band tale è riuscita ad inventare il nuovo sound progressive con brani come Octavarium (Octavarium), Pull me Under (Images and Words) e Rite of Passage (qui!). In assoluto il nuovo capitolo buono di una delle band migliori del metal alternativo odierno! Da ascoltare Stargazer, cover dei magnifici Rainbow.
2009-08-30
5. Macchine....!!!!!! - Sicuramente dei grandi...che dire..tecnicamente perfetti come al solito come è possibile dubitare ormai sono un riferimento.Ormai possono permettersi di poter suonare di tutto dai QUEEN agli IRON ai MEGADETH ,perfino della semplice commerciale,d'altronde non erano loro che qualche anno fa si ritenevano un gruppo commerciale ? I suoni sono spettacolari veramente power.
Per gli amanti assolutamente da non perdere...grandi DREAM...!!
Per rispondere ad EU ....hai veramente ragione sono lontani i tempi di AWAKE purtroppo,ma All epoca erano innovativi comunque le stelle a mio parere ci stanno tutte!
2009-08-09
6. grazie di esistere - ringrazio questi musicisti che da anni con la loro musica mi procurano delle incredibili emozioni, straconsigliato a tutti i loro fan e non solo..il finale di The count of Tuscany è qualcosa di meraviglioso..veramente li ringrazio di esistere e spero che tengano duro ancora qualche anno, in modo da regalarci qualche altro capolavoro
2009-06-24
7. Un altro grande disco - Un altro capolavoro dei ragazzi americani che hanno in Rudess e Petrucci due colonne portanti e in Portnoy un metronomo assoluto! Meno "cattivo" del solito ma sempre molto tecnico e dalle sonorità potenti e godibili. La migliore band al mondo per quanto concerne l'eccellenza dei suoi componenti. Impossibile perderlo.
2009-06-24
Canzoni: 8 Data di rilascio : 1982-03-22 9,99 €
Canzoni: 12 Data di rilascio : 1992-05-11 9,99 €
Canzoni: 12 Data di rilascio : 1991-08-25 9,99 €
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1. Capolavoro - So che i puristi dei ‘Tallica lo considerano ”l’inizio delle fine” ecc ecc, ma alla fine in realtà anche loro ne conoscono ogni singola sfacciettatura a memoria quindi ho detto tutto. Parliamo di un album epico che ha di fatto sdoganato la musica metal anche ai meno propensi, pur mantenendo una grande dose di potenza e aggressività, senza contare la produzuone esecutiva di altissimo livello.
2020-05-25
Canzoni: 10 Data di rilascio : 2019-02-22 9,99 €
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1. Ottimo! - Incredibile come a distanza di quasi anni da primo album, il quintetto di Boston riesca ancora oggi a confezionare album di qualità come questo. Tuttavia, se escludiamo l’ultimo album THE ASTONISHING (un po’ fuori dagli standard della band), rispetto agli ultimi album (l’omonimo Dream Theater e A Dramatic Turn of Events), in questo nuovo lavoro si avverte una minore ispirazione della band; in particolare James Labrie non è sempre sul pezzo, e a tratti sembra in difficoltà perfino sulla ballata Out of Reach. Ciò non influisce certo sul giudizio complessivo dell’album, di ottima fattura, anche se a mio giudizio un gradino sotto rispetto agli album sopra citati. Benfatto DM!
2019-03-01
2. Bohhhring - I'm a devoted fan since , but this album is really boring.
Ok, it's really metal oriented; ok, guitar sound is amazing; ok, drums are more likely not just noises in the background than previous albums; ok, they're always tecnically impressive, we all know.... BUT:
- Voice is monotone, always in a wrong octave (OMG, lower those melodies, La Brie seems to need to show-off, but years have passed...), always with the same mood; it's almost annoying;
- Songs constantly recall old songs and riffs; it's like a perpetual deja-vu and an "already-heard" sensation;
- Keyboard and guitar solos have really nothing new to say; sure they have no melodies, just technique (ok, impressive, but pointless). The album production is impeccable, sounds really great, that's for sure, but IMHO it's like a super fancy box, empty inside. Boring.
2019-02-27
Canzoni: 5 Data di rilascio : 1995-09-10 3,99 €
Canzoni: 8 Data di rilascio : 1988-04-11 9,99 €
Canzoni: 15 Data di rilascio : 2008-05-12 9,99 €
Canzoni: 12 Data di rilascio : 1991-08-12 9,99 €
Canzoni: 8 Data di rilascio : 1984-09-03 9,99 €
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1. Fantastico - Per i miei gusti è il miglior album degli Iron, forse a parimerito con altri due o tre usciti nella stessa decade.
Powerslave ha il pregio di essere un album con un suono ricco e mai noioso; ha uno stile monumentale e nello stesso tempo essenziale, considerato che l’introduzione dell’uso dei sintetizzatori sarebbe avvenuta solo nell’album successivo
2020-05-14
Canzoni: 8 Data di rilascio : 1980-04-14 9,99 €
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1. Strange World - Nonostante Transylvania sia stata la prima canzone in assoluto che mi ha fatto avvicinare al mondo della musica io considero Strange World una delle canzoni più belle del primo album nulla da togliere a The Phantom Of The Opera ma io personalmente tendo ad ascoltare di più Strange World è Transylvania pezzi spettacolari che consiglio vivamente a tutti ;)
2022-06-29
Canzoni: 12 Data di rilascio : 1990-09-03 6,99 €
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1. come tener duro per vent' anni di fila - Capolavoro assoluto dei priest: Scott travis è un batterista formidabile che sa come rendere devastante il "drumming" del gruppo, le chitarre fanno scintille come mai prima di allora nella discografia della band, la voce di Haldford è ai massimi storici. Insomma, dopo tutto questo tempo i nostri metallari inglesi sanno ancora stupirci.
2008-11-07
2. STORIA - Una delle colonne portanti della musica heavy metal. Immancabile nella collezione di un metallaro che sia degno di questo nome! Pochi album sono riusciti come questo: impeccabile sotto ogni aspetto, dai riff potenti alla voce graffiante di rob, alla batteria martellante di scott! DA AVERE!!!
2008-09-12
Canzoni: 8 Data di rilascio : 2005-06-06 7,99 €
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1. Buono! - Un bel album! Volendo trovare per forza dei difetti si potrebbe dire che Petrucci è un pò sotto tono negli assoli e che c'è una ricerca palese di suoni tastieristici Pinkfloydiani in alcuni brani. Un altro difetto ,che non trovo però solo in questo album, è che a volte i Dream sembrano voler allungare per forza il brodo con divagazioni strumentali non sempre interessanti e che rischiano di generare un pò di noia nell'ascoltatore. Ma non voglio essere troppo cattivo con loro che, nonostanti i difetti, continuo ad amare alla follia. Tecnicamente ineccepibili come sempre sono tra le band più solide del panorama rock/metal/progressive. Lunga vita ai Dream!!!
2012-07-19
2. sono i migliori - diciamo pure che le prime canzoni dell'album non sono all'altezza delle altre composte dai dream theater, ma la suite octavarium è una cosa... di una bellezza indescrivibile... che vale per tutto l'album... continuo a ribadire che sono i migliori. Alcuni si lamentano della loro freddezza? Costoro non capiscono niente di musica
2008-06-21
Canzoni: 10 Data di rilascio : 1988-11-18 11,99 €
Canzoni: 22 Data di rilascio : 2020-08-28 12,99 €
Canzoni: 8 Data di rilascio : 1986-09-29 9,99 €
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1. Super - Troppo spesso sottovalutato in realtà è un album che io adoro e consiglio vivamente.
È vero gli Iron qui si avventurano in sonore leggermente più patinate con l’intervento di tastiere che di fatto vanno a valorizzare le atmosfere dei brani proposti. Capolavoro assoluto è Alexander the great, ma tutti gli altri pezzi sono davvero epici
2020-06-10
Canzoni: 10 Data di rilascio : 1981-02-02 9,99 €
Canzoni: 18 Data di rilascio : 1985-10-14 12,99 €
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1. Sopravvalutato troppo - Scaletta da urlo. Impatto sonoro da capogiro.... Ahimè però qui il giovane Bruce alla sesta canzone già stecca. Al contrario di quello attuale l'allora giovane frontman non riusciva a fare gli acuti storici del repertorio (Run To The Hills in questo live é terribile.... Andate ad ascoltare la versione di Rock In Rio o Flight ). In più la batteria di Nicko suona pesante a differenza dello stato attuale. Mi discosto dell'opinione comune. Questo NON È ASSOLUTAMENTE IL MIGLIOR DISCO LIVE DEI MAIDEN. Se davvero lo volete allora comprate Rock In Rio
2016-08-31
Canzoni: 14 Data di rilascio : 1987-03-19 6,99 €
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1. Ozzy si parla sempre di lui ma... - Rhoads e uno dei più grandi chitarristi che siano mai apparsi sulla scena del rock.
Una vita finita a anni per un incidente aereo, incredibile.
Come pergolesi, come clifford brown, come Jmmi hendrix, rhoads appartiene a questa categoria.
Ascoltare per credere. La freschezza della sua chitarra e ancora oggi inarrivabile,
2014-01-19
Canzoni: 11 Data di rilascio : 1994-10-03 11,99 €
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1. È tornato! - Anche lui, come Images and Words, se n'era andato in estate, ma è tornato! Sì! Molto bello! Proprio stupendo! Esatto, così!!!! Troppooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo Stupendoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
2009-09-27
Canzoni: 13 Data di rilascio : 2002-01-22 11,99 €
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1. Capolavoro - Conosciuto soprattutto per la suita omonima, questo è uno dei dischi dei Dream Theater che più mi ha colpito per la sua tranquillità e per la sperimentazione dei vari componenti in qualsiasi genere, passando addirittura da un nu metal strumentale nella seconda parte di "The Glass Prison" (una delle mie preferite di questo gruppo) a una vera e propria opera sinfonica nell'Overture della title track. Consigliato vivamente agli amanti del progressive metal
2013-08-13
Canzoni: 14 Data di rilascio : 2023-03-31 8,99 €
Canzoni: 14 Data di rilascio : 2018-03-09 11,99 €
Canzoni: 10 Data di rilascio : 2000-05-29 9,99 €
Canzoni: 8 Data di rilascio : 2014-08-22 9,99 €
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1. Capolavoro del Rock Prog moderno! - Tutti i metallari che ne parlano male si sono bevuti il cervello! si vede che non fate altro che ascoltare solo Metal e tutto ciò che ne segue come sottogenere !
Piantatela di fare gli sfigati ,questo album in un mercato come quello moderno è una vera gioia per le nostre orecchie! Cioè mi state dicendo che sono meglio le produzioni attuali quasi "robotiche" ,uguali dall'inizio alla fine ,della scena Metal moderna? il metal è morto e non subisce evoluzione da un bel po di tempo, tutti i gruppi fanno la gara a chi "ce l'ha più lungo e duro",scusate il francesismo.Ma una gara a chi urla di più e a chi fa più rumore con la tripla cassa(fatta sicuramente al pc con un campionatore) con chitarre drogate di distorsore ma sterili di accordi e tecnica non porta sicuramente a nulla di nuovo.Senza parlare della parte dei testi,delle produzioni attuali della scena,SONO DAVVERO IMBARAZZANTI,non trasmettono nulla.Piano piano il metal sta diventando come la controparte musica disco:Hardcore ,questo implica pezzi uguali dall'inizio alla fine senza nessuna evoluzione della traccia ma solo con tanto e tanto rumore!
Questo album strizza l'occhio a un concetto di musica ormai estinta da parecchio tempo con a capo gli ultimi superstiti i grandissimi Pink Floyd! Che proprio da poco hanno pubblicato l'ultimo capolavoro "The Endless River".
Certo ne passa di acqua dai nuovi Opeth ai Pink Floyd , ma se tanto mi da tanto, sono sicuro che nel prog Rock saranno capaci di ritagliarsi un bel pubblico e forse prenderanno proprio loro il posto dei numeri uno,un bel passaggio di testimone insomma. Poi si sentono che le loro radici sono Heavy anche in un album prog come Pale Communion,quindi per me che ascolto rock prog sono felicissimo di questa loro visione strana che hanno del rock prog e in un certo senso stanno innovando. Questa è musica di nicchia a voi mettellari farà cagare,ma a me fa sognare e trasporta un nuovi mondi inesplorati come solo i Pink Floyd facevano a loro tempo.
Spero sia solo l'inizio di una carriera che li incoroni sull'olimpo degli artisti migliori del mondo perché è quello che meritano. Anche perché in questo genere loro possono apportare davvero tanta evoluzione.Album promosso a pieni voti ,testi,accordi ,arrangiamenti,melodie tutto al top! Aspetto il prossimo lavoro che sicuramente sarà un altro capolavoro.
2014-11-20
2. opeth at their best - Atmosfere coinvolgenti, maestria tecnica, capacità di produrre immagini, paesaggi e sogni nella mente di chi ascolta. Si tratta di Opeth diversi e più maturi - forse meno "ruggenti" rispetto agli anni passati - ma più capaci di stupire, se possibile.
Signore e Signori, la Musica in una delle sue più riuscite incarnazioni.
2014-10-13
3. Capolavoro - Oramai da considerarsi come gruppo progressive ,e tra questi sicuramente tra i migliori,hanno partorito un grande album cupo,malinconico,introspettivo,come solo il progressive può,da capire col tempo,con calma e con grande pazienza.Entra piano piano,ma poi si insinua nelle tue sinapsi e non lo puoi più eliminare.Chi apprezza la musica non può non rimanere indifferente a questo lavoro,complesso,difficile,ma estremamente affascinante.Finalmente ancora esiste chi ama la musica e la antepone ai meschini interessi commerciali,come molti ancora fanno,spalleggiati dalle potenti lobby delle case discografiche.Viva gli Opeth e la loro coerenza musicale!Mgliordisco dell'anno!
2014-08-28
4. CAPOLAVORO!!! - Sinceramente sono diventati dei fenomeni!!Capacità compositiva e arrangiamenti come da anni non sentivo..molto meglio di qualche anno fa dove la voce growl stancava e non poco..un po’ Pink Floyd..un po’ Yes..un po’ ELP…insomma si sono spostati su un progressive rock abbastanza malinconico e psichedelico ma fanno sognare ad occhi aperti..ripeto:ALBUM CAPOLAVORO!!!!!
2014-08-27
Canzoni: 13 Data di rilascio : 2001-05-15 11,99 €
Canzoni: 11 Data di rilascio : 1980-04-14 6,99 €
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1. Un album storico non da collezione - Un giorno sfoglio la pagina di Wikipedia dei artisti Metal che hanno venduto più dischi (ora l'hanno cancellata). Leggo: . Queen; . Led Zeppelin; . AC/DC; . Guns 'N Roses; . Deep Purple; . Metallica; . Black Sabbath; . Iron Maiden; . Ozzy Osbourne. Fin qui tutto bene. Ma al decimo posto degli sconosciuti chiamati Uvas Brist? No, Judas Priest. Controllo su internet chi sono. Non li conoscevo, potevano essere dei bagarini. Ascolto quest'album e leggo che è un classico. Mica poi così bello, dedicato a chi cerca qualcosa di diverso.
2009-08-15
2. vero acciaio - è la consacrazione del gruppo a fenomeno di massa e segna per questo il confine tra la prima e la seconda fase discografica della band. I' evoluzione del sound migliora quest' ultimo rendendolo ancora più personale. Nonostante il successo strepitoso, non è da considerarsi un vero capolavoro, ma piuttosto un punto saldo della loro carriera.
2008-11-13
Canzoni: 8 Data di rilascio : 2003-04-22 6,99 €
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1. Capolvoro... - Capolavoro,con sonorità ricercate,sembra un album prodotto negli anni .Musicalmente con quest'album si avvicinano a gruppi come Pink Floyd e Deep Purple. Rock Progressive!!!!
Le chicche sono "In my Time of Need" e "To Rid The Disease" (ma anche le altre on sono da meno)con sinth che aprono in maniera incredibile nei ritornelli.
2011-09-09
Canzoni: 23 Data di rilascio : 2008-06-13 9,99 €
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1. Opera Omnia - È veramente un grandissimo lavoro, un disco equilibrato con pezzi carichi e tirati e bellissime ballate... Un disco emozionante e che riserva sempre nuove sorprese ad ogni ascolto, data anche la lunghezza dello stesso, ma affatto stancante, al contrario verrebbe voglia di averne ancora...belli e appropriati anche i testi e tecnica da maestri; tutto assume una luce ancora più brillante se si considera l'esperienza e la lunga carriera dei Judas Priest...in summa, un capolavoro.
2013-04-10
2. il canto del cigno - Da anni continuo a profetizzare( visto che siamo in tema )la morte del gruppo, eppure non arriva. C' è da chiedersi come dopo anni di carriera siano ancora in grado di scrivere un concept così lungo e vario( dagli arrangiamenti orchestrali, alle ballad, a tracce epiche cariche di energia, alle contaminazioni elettroniche ). Forse questo salto di qualità dai lavori precedenti annuncia con la sua triste introspettiva la fine della band . . . no, forse mi sbaglio, i preti di giuda sono immortali. P.S troppo lontano dal loro sound e troppo malinconico per essere considerato un vero capolavoro.
2008-11-25
3. ...il metallo (leggero) sopravvive - Niente di emozionate ma un buon prodotto, dove l'esperienza ed il mestiere fanno più della creatività... meriterebbe un voto più alto se lo si paragona alla melazza cariogena che le radio e le TV ci propinano ogni sera mentre sprofondiamo nel divano... ma tengo le e le stelle per opere più convincenti... Un prodotto accettabile, forse addirittura comprabile...
2008-06-24
Canzoni: 14 Data di rilascio : 2013-10-18 6,99 €